I coltelli per spellare esistono dagli albori dell’umanità, e ci sono prove che dimostrano che già nel Paleolitico, gli ominidi (predecessori dell’uomo) utilizzavano coltelli di pietra per diverse attività, una di queste era spellare la carne. In questi primi momenti dell’umanità si pensa che si utilizzarono anche materiali come l’osso e il legno, però all’essere materiali così biodegradabili non si sono potute trovare prove per questa teoria. Fu con la scoperta della metallurgia, circa 5000 anni fa, quando si fecero passi da gigante in questo campo, l’impiego di materiali come il rame, il bronzo e il ferro, e già nel XVII l’acciaio permisero di elaborare coltelli più raffinati.
Si può osservare l’evoluzione vedendo i primi modelli e quelli che usiamo noi al giorno d’oggi, fatti in acciaio inox. Questi coltelli, oltre ad essere molto resistenti e servire per compiere le funzioni per cui sono stati studiati, hanno anche un bel design, curando le rifiniture e incorporando materiali come il cervo o legno di stamina per i manici.
Sono degli attrezzi professionali per lo scortecciatore e normalmente sono larghi però non lunghi e con una bordatura forte. Questo tipo di coltello non è un’arma da caccia ma un attrezzo, studiato alla perfezione per compiere i suoi obbiettivi: togliere la pelle alla preda.
Questi coltelli scortecciatori di Muela possono facilmente essere il desiderio di tutte le persone amanti del mondo della caccia, visto che raggruppano in un solo prodotto la durezza e la funzionalità necessaria per un coltello di questo tipo con un’ottimo disegno e delle rifiniture perfette.
Questo modello ha una lama di acciaio inox 440, una linghezza di 7,5cm e si vende con un fodero, il manico è di corno di cervo che gli da un tocco sofisticato. È fabbricato ad Albacete (Spagna), nella località spagnola con più tradizione nell’elaborazione di coltelli e coltellini di massima qualità.
